Il sindaco Flavio Maurutto ha ribadito l’importanza di una collaborazione tra i residenti di San Michele al Tagliamento e di Bibione, sottolineando la necessità di una simbiosi per affrontare le sfide future, sia economiche che altre.
In un’intervista concessa a lavocedelcittadino.net, ha espresso l’intenzione di ascoltare ulteriormente i cittadini e di organizzare incontri non solo a San Michele ma anche nelle altre frazioni, per informare adeguatamente e cercare di raggiungere un consenso unanime.
Tuttavia, il percorso per aggiungere “Bibione” al nome di San Michele al Tagliamento si prospetta più complicato del previsto. La proposta della giunta comunale, avanzata su impulso degli imprenditori locali e dei residenti di Bibione, è stata presentata durante una pubblica assemblea nella sala consiliare di San Michele, che ha visto una partecipazione numerosa. La giunta propone di rinominare il comune in “San Michele al Tagliamento-Bibione”.
Nonostante Bibione sia diventato un importante motore economico del territorio, specie in estate (con 5,5 milioni di pernottamenti annuali) e sia ormai più noto di San Michele stesso, i residenti di San Michele, che sono numericamente superiori e rappresentano l’insediamento storico, hanno manifestato una forte opposizione. Temono che la modifica non rispetti la storia e la demografia locale.
Il comune ha precisato che nessuna decisione definitiva è stata presa, nonostante la pressione del settore turistico e le indicazioni di alcune pagine istituzionali che già citano il nome di “Bibione”.