A Chioggia e Sottomarina necessario investire di più nella ristrutturazione degli alberghi
Presentati i risultati di un’indagine condotta sui bilanci degli alberghi delle due località. Rizzante (Fiditurismo) e Boscolo Cegion (Asa): “Per rimanere competitivi sui mercati internazionali, adesso bisogna puntare sulla riqualificazione delle strutture”
Per poter rimanere competitivi sui mercati internazionali, per gli albergatori di Chioggia e Sottomarina sarà fondamentale investire nella ristrutturazione delle strutture ricettive. Altrimenti in futuro sarà a rischio la capacità di continuare ad attrarre, in particolare, i nuovi flussi di turisti stranieri.
A rivelarlo sono i risultati di un’indagine commissionata da Fiditurismo e dalla Camera di Commercio di Venezia alla società di consulenza Scouting S.p.a. e condotta sui bilanci di un campione di alberghi della località.
La ricerca è stata presentata alla platea degli albergatori dell’Asa (l’Associazione Albergatori di Chioggia e Sottomarina). L’indagine ha interessato un campione pari a oltre il 16% degli alberghi della località, considerando in particolare strutture a tre e quattro stelle.
In questa prima fase sono stati analizzati i bilanci 2011, gli ultimi consolidati, ma è già stato concordato che l’indagine sarà ripetuta anche per i bilanci 2012 e 2013. “L’obiettivo è creare un abito su misura per consentire alle nostre strutture ricettive il migliore accesso al credito nei confronti del sistema bancario”, spiega Alessandro Rizzante, presidente di Fiditurismo, “Con l’indagine sui bilanci 2011 abbiamo posto una base di partenza, con l’analisi dei dati 2012 e 2013 andremo a fare i confronti, così da poter dare agli imprenditori delle indicazioni utili per la sostenibilità dell’accesso al credito. Conoscere meglio le proprie aziende consentirà loro di accedere al credito in maniera più decisa e meno difficoltosa”.
Dall’indagine emerge che il capitale investito dagli alberghi del campione considerato presenta valori medi ridotti rispetto alle altre località (Caorle, Bibione, Jesolo) già al centro della stessa ricerca nei mesi scorsi. Insomma, a Chioggia e Sottomarina si denota una carenza di investimenti negli ultimi anni.
“Sapevamo che questa è un’area in cui finora l’accesso al credito è stato meno usato, ma è anche una zona in cui il valore aggiunto dovrà essere quello di fare un salto di qualità”, conclude il presidente Rizzante, “in futuro l’accesso al credito dovrà essere sempre più selezionato, ma nello stesso tempo mirato alla riqualificazione delle strutture e all’internazionalizzazione del prodotto turismo di quest’area, per assicurare uno standard elevato agli ospiti”.
Concetti ribaditi dal presidente di Asa, Giuliano Boscolo Cegion, che ha ricordato l’importanza dell’accordo sottoscritto lo scorso giugno con cui l’Asa è divenuta socia di Fiditurismo tramite la propria società finanziaria. “Ma dovranno iscriversi anche le singole aziende alberghiere per poter accedere al sistema di garanzie al credito assicurate da Fiditurismo, che consentono un accesso al credito privilegiato e a minor costo. Con il presidente Rizzante abbiamo subito capito che era necessario cercare di fare sinergia insieme”, ha detto Giuliano Boscolo Cegion, “Oggi i turisti stranieri vogliono qualità e, se vorremo continuare a vendere il nostro prodotto, dovremo riqualificare le strutture, offrendo quegli standard più elevati che sono sempre più richiesti dal mercato. Fiditurismo è uno strumento importante per poter raggiungere questo obiettivo”.
In rappresentanza della Camera di Commercio di Venezia, è intervenuto il vice segretario generale, Mario Feltrin, che ha elogiato la collaborazione tra i vari soggetti, grazie alla quale la ricerca ha coinvolto un campione di imprese rappresentativo delle tre principali aree del litorale veneziano – Jesolo, Bibione, Caorle e Sottomarina –, delineando un quadro di settore di grande utilità per l’elaborazione di futuri interventi mirati da parte dell’ente camerale.
Tra le misure già definite, si prospetta la pubblicazione di un bando per contributi alle imprese alberghiere che nel 2014 aderiranno al programma di check up strategico, per valorizzare il capitale immateriale quale fattore distintivo dell’impresa, che può rinforzare la presentazione aziendale nei percorsi di accesso al credito.
da lavocedivenezia.it