Aperto in Carsiana il Giardino mediterraneo
Inaugurata a Sgonico l’area di 200 metri quadrati con le piante caratteristiche delle zone marittime
di Giulia Basso
Ai molteplici ambienti già presenti all’interno del Giardino botanico Carsiana, dalla landa alla boscaglia carsica, dai ghiaioni al bosco di dolina, dalle rupi costiere agli stagni carsici si aggiunge ora anche il nuovo Giardino mediterraneo.
Inaugurato ieri dalla presidente della Provincia, Maria Teresa Bassa Poropat e dal vicepresidente Igor Dolenc, il nuovo giardino, che occupa circa 200 metri quadri sui 5000 totali di Carsiana, riunisce al suo interno 27 diverse specie vegetali, quasi tutte tipiche delle zone di macchia mediterranea presenti in Istria e in alcune zone costiere della provincia di Trieste, come il sentiero Rilke o il sentiero della Salvia.
La sua realizzazione, materialmente portata avanti, su progetto della Provincia, dalla cooperativa Rogos, che gestisce il giardino dal 2011, è stata resa possibile dal Progetto Interreg Sigma 2, nell’ambito del Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia–Slovenia 2007–2013: quello di Carsiana è uno dei quattro giardini mediterranei previsti dal progetto per le quattro aree coinvolte, ovvero Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna e la vicina Slovenia.
Gli altri tre sono il Giardino delle erbe di Casola Valsenio (Ravenna), il Giardino della Venezia Orientale di Bibione e il Giardino mediterraneo di Isola, ancora in via di realizzazione. Situato nel versante settentrionale di Carsiana, il più adatto per la sua esposizione a sud e per il microclima più caldo, il nuovo Giardino mediterraneo, che sarà visitabile a ingresso libero, ha richiesto circa tre mesi di lavoro.
Alcune specie tipiche dell’area mediterranea erano già presenti all’interno di Carsiana, nel settore dedicato alle rupi costiere: il mirto, la salvia, il laurentino, il corbezzolo, la fillirea, l’alloro. Altre sono state piantate ex novo e richiederanno ancora un po’ di tempo per crescere appieno: la marruca, tipica pianta dell’Istria, il melograno, l’oleastro, il fico d’India, presente nelle isole Brioni, l’erica arborea, il finocchio marino, il pino d’Aleppo, il cipresso, diverse varietà di ginepro, il carrubo, l’elicrisio, pianta nota per le sue proprietà antinfiammatorie ed antiallergiche, e l’agnocasto, detto anche, ironicamente, Pepe dei monaci, perché nel Medioevo ne mangiavano i frutti per sopprimere le loro pulsioni sessuali.
La scelta di collocare in Carsiana il nuovo Giardino Mediterraneo non è stata casuale: «Si è voluto valorizzare questo sito – spiega Maria Teresa Bassa Poropat -, già noto e prezioso per l’educazione ambientale dei più giovani».
da ilpiccolo.gelocal.it