Incendio a Caorle, in fiamme nella notte la pineta della Brussa
Rogo segnalato alle 23.30, avrebbe interessato un’area di due ettari. Pompieri in azione fino alle 7 del mattino. Possibile causa un fulmine
Gabriele Vattolo
Caorle sembra essere finita nel mirino degli elementi. Dopo l’acqua, la grandine e il vento che hanno flagellato la località balneare negli scorsi giorni, sabato sera è stato il fuoco a “impadronirsi” della pineta della Brussa, in località Vallevecchia. Una delle zone più famose del Veneziano a livello naturalistico. Verso le 23.30 le prime segnalazioni al 115, ma ormai i buoi erano scappati dalla stalla. Le fiamme infatti si vedevano distintamente dalla spiaggia, dove in molti hanno assistito impotenti.
Da quel momento sono intervenute sul posto almeno sette squadre dei vigili del fuoco provenienti da Mestre, Portogruaro, San Donà e Latisana. Il problema, però, era raggiungere il punto in cui si stava sviluppando l’incendio. Una zona difficile, soprattutto a livello logistico, che di notte si rivela isolata e impervia. L’area interessata dal rogo sarebbe rimasta circoscritta a due ettari di pineta, ma il vento che nella notte ha iniziato a spirare in direzione del centro cittadino non ha certo aiutato i pompieri. E’ stata una battaglia durata diverse ore, finché, verso le 7 di mattina, le operazioni si sono concluse. La necessità era di aggredire le fiamme da vicino, attraverso le “campagnole” (jeep dei vigili del fuoco) o “rifornendo” le pompe direttamente dall’acqua del mare. Sul posto pure volontari della protezione civile.
Difficile stabilire nelle ore successive all’incendio la causa della scintilla fatale. Una delle ipotesi più accreditate da parte delle forze dell’ordine (della vicenda si stanno occupando i carabinieri della compagnia di Portogruaro e della stazione di Villanova di Fossalta) è la possibilità che un fulmine sia caduto a causa del maltempo proprio nella zona di Vallevecchia, innescando il rogo. Del resto un episodio simile qualche ora prima si è registrato a Bibione, in una duna alberata sulla costa che porta a Borgo del Sole. In quel caso, verso le 19, un fulmine si è “sfogato” sui pini. Solo la repentina segnalazione del problema e l’intervento immediato dei pompieri ha evitato che le fiamme si allargassero. Per Vallevecchia, però, anche a causa del suo isolamento, l’allarme è arrivato troppo tardi.
da veneziatoday.it