Mare, bagnini già da maggio
Spiagge aperte prima per i pendolari
Sottomarina taglia i part time: costosi. Conto alla rovescia, Federconsorzi: più servizi
di Enrico Bellinelli
Bagnini in torretta già dal primo maggio a Jesolo e da metà mese a Bibione. Crisi o non crisi, sul litorale veneziano si gioca d’anticipo. Perché ne verranno di meno, quest’estate, di turisti italiani sulle spiagge. Un servizio indispensabile, ma che inizia a pesare sui conti delle aziende balneari. Qualche imprenditore è più riservato perché le buste paga sono pur sempre dati sensibili, ma tra Sottomarina e Isola Verde il servizio di salvataggio di nove ore giornaliere per 100 giorni a circa 18 mila euro per 49 torrette costa quasi un milione di euro a stagione. E se le previsioni dicono meno italiani stanziali e più pendolari, i «turisti dei 100 chilometri» come li chiama Amorino De Zotti, si inizia a presidiare le acque prima per farli tornare più spesso.
«Quest’anno — dice lo jesolano Renato Cattai, presidente di Federconsorzi — iniziamo dai primi di maggio sino a fine settembre per complessivi 35 punti di salvamento con un numero di addetti invariato. È un investimento, che facciamo per offrire più servizi». Anche a Bibione si fa uno sforzo per dare di più. «Partiamo dal 18 maggio sino al 15 settembre — dice Flavio Maurutto, presidente di Bibione Spiaggia — mentre lo scorso anno il servizio iniziava il primo giugno. Certo, inizia ad essere una voce importante sui bilanci di cinque mesi». A Bibione ci sono 30 postazioni, per 43 addetti tutti assunti. Servizio obbligatorio ed essenziale, i bagnini di salvataggio iniziano dunque a pesare sui bilanci delle aziende turistiche. Lo spiega Fabrizio Boscolo Nale, presidente del Gebis, il consorzio dei grandi concessionari demaniali di Sottomarina dove si ricorre in quasi tutti gli stabilimenti alle cooperative: «Da contratto, ciascun bagnino costa dai 18 ai 20 mila euro a stagione. Se con un turnover o col tempo pieno, questo è a discrezione delle cooperative».
A Sottomarina si sfiora complessivamente il milione di euro a stagione, poi mettiamoci dai 3 ai 4 mila euro per un pattino se non 25 mila per una barca a idrogetto che basta per un fronte di battigia di 300 metri e si capisce il peso sui conti. Anche al Lido, dove la stagione inizia il primo di giugno, «la copertura del litorale è importante: con 21 bagnini tutti assunti dalla nostra società»dice Giulio Polegato, presidente della SAB che gestisce le spiagge Des Bains, Excelsior e Quattro Fontane. Unica eccezione, ma non sul presidio di sicurezza, ma solo per la quantità di buste paga, quella dei piccoli concessionari dell’Ascot di Sottomarina. «Lo scorso anno il consorzio—dice Giorgio Bellemo — poteva assumere più bagnini con il part time. Quest’anno alcuni nostri associati cercano di risparmiare, e da una trentina di bagnini siamo scesi a 24».
da corriere.it