TURISMO: PRESIDENTE REGIONE A CAORLE, “SIAMO UNA COLONIA, CONTINUIAMO A DARE A ROMA SENZA RICEVERE NIENTE”
“Siamo una colonia, continuiamo a dare a Roma e non riceviamo nulla. E’ ora di farla finita con queste iniquità” . Lo ha detto il presidente della Regione del Veneto che, intervenendo all’apertura della Fiera dell’Alto Adriatico a Caorle, ha ascoltato le preoccupazioni dei sindaci della costa e delle categorie degli operatori economici in vista della stagione estiva 2013.
“La tassa di soggiorno – ha aggiunto il presidente – è il fallimento conclamato di chi ci ha sempre governato. Se la si dovesse mantenere – ha detto – dovrebbe trattarsi di una sorta di tassa di scopo il cui gettito andrebbe destinato interamente al territorio dove viene pagata. Ma questo non basta – ha proseguito – dobbiamo renderci conto che i nostri operatori pagano 9 milioni di euro di canoni l’anno senza che lo Stato investa un euro in termini di servizi o ripascimento degli arenili. A Roma – ha ricordato – sono fermi 1 miliardo 300 milioni a causa del patto di stabilità. Soldi con i quali la Regione potrebbe pagar i fornitori, riattivare il circuito economico regionale, sostenere al meglio i diversi settori produttivi, tra i quali il turismo è fondamentale essendo la prima economia del nostro territorio”.
Il presidente della Regione ha anche invitato i 500 Comuni del Veneto a muoversi e a lavorare uniti, costituendo nei confronti di Roma una forza capace di rimettere in discussione il patto di stabilità. E’ ora di smetterla – ha detto – di andare a elemosinare a Roma, quando il Veneto contribuisce per 18 miliardi di imposte che non tornano sul territorio”.
“Dobbiamo molto agli operatori che con sacrificio tengono alto il nome del turismo veneto nel mondo – ha concluso – ma è ora di sviluppare un’azione tutti insieme perché tutti siamo stanchi di pagare e non ricevere i servizi e la dovuta attenzione per la prima economia turistica d’Italia”.
comunicato stampa