Il mare fa paura a Punta Faro
Una nuova mareggiata erode il litorale di Lignano. Disagi anche a Pineta, in piazza d’Olivo e a Riviera

di Rosario Padovano

Una nuova mareggiata crea ancora danni in tutto il litorale di Lignano. L’erosione comincia a far paura per i danni che provoca e che porta, in vista della prossima stagione turistica. Una situazione certamente antipatica, forse imprevista; di sicuro al limite della sopportazione per i lignanesi che un periodo così non lo ricordavano da tempo.

Per due anni e più il mare aveva concesso una tregua. Ma adesso, in questi ultimi mesi del 2012, le giornate trascorrono al ritmo di una mareggiata la settimana. La situazione anche ieri è stata costantemente seguita da Protezione civile, Vigili del fuoco, Guardia costiera e Comune, nonché dai Carabinieri. Gli invasi erano già messi a dura prova per le precipitazioni abbondanti dei giorni scorsi, ma non sono stati i corsi d’acqua il problema. Almeno non ieri, visto che la piena del Tagliamento era ancora di là da venire e che la Litoranea Veneta scorreva placida, nonostante l’impennata della marea, che a Lignano, questo sì in modo sorprendente e inatteso, si è arrestata a 127 centimetri.

Lo scirocco aveva cominciato a sferzare il litorale nel corso della notte, ma è stato alle 4 del mattino che la mareggiata ha avuto inizio. Messa a dura prova, poiché già erosa precedentemente, la zona del Faro, dove l’acqua è arrivata fino alla muretta, o quella del litorale di Pineta, dove il mare è salito sul primo scalino di piazza Marcello d’Olivo.

Per non parlare di Riviera: anche in questa zona di Lignano la potente mareggiata si è fatta sentire. Con la bassa marea i volontari di Protezione civile hanno avuto la percezione dei nuovi danni. A seguire per conto del Comune l’evolversi della situazione il vicesindaco Vico Meroi e l’assessore Manuel Rodeano. E non è finita. C’è attesa per la piena del Tagliamento, un evento assolutamente imprevedibile e forse in linea con quanto accaduto lo scorso 5 novembre.

E se Lignano non sta bene, forse va ancora peggio a Bibione, dove migliaia di metri cubi d’acqua sono penetrati ancora una volta all’interno, lungo la pineta della zona Est, che lì prende il nome di Bibione Pineda. Per non parlare del Faro, ormai circondato dal mare. Forti mareggiate anche a piazzale Zenith e lungo Lido del Sole.

A Caorle immensi “cavalloni”, alti più di 7 metri, hanno cinto d’assedio lo storico santuario sul mare della Madonna dell’Angelo. È poi sparita la Sacheta, cioè la piccola spiaggetta che si trova sul golfo della Madonnina, dove inizia la spiaggia di Levante.

da messaggeroveneto.it

Di Fantasy

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