E il riassetto territoriale finisce ancora sotto attacco
La revisione delle circoscrizioni giudiziarie, con le conseguenze innescate in regione, è stata uno dei temi principali affrontati ieri mattina durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2014 a Trieste.
Il riassetto ha portato alla soppressione del Tribunale di Tolmezzo, all’accentramento della sezione distaccata di San Vito al Tagliamento nel Tribunale di Pordenone (cui si è accorpata – dalla provincia di Venezia – anche quella di Portogruaro) e di quelle di Palmanova e Cividale del Friuli nel Tribunale di Udine. Inoltre, il prossimo 30 aprile avrà effetto anche l’accorpamento degli Uffici del Giudice di pace, con le certe soppressioni delle sedi di Gradisca d’Isonzo, Monfalcone, Maniago, Spilimbergo, Cervignano del Friuli, Cividale del Friuli, Codroipo, Latisana, Palmanova e Tarcento.
Ieri, il procuratore generale di Pordenone, Marco Martani, ha lanciato da Trieste un grido di allarme sulle «pesantissime ricadute negative sulla funzionalità della Procura» determinate proprio dall’accorpamento di Portogruaro: «L’aumento del carico di lavoro non è stato minimamente accompagnato da adeguamento degli organici». Da più parti è stato sottolineato in proposito l’ulteriore incremento di incombenze che si determinerà in estate, vista l’estensione della competenza su due località di mare, entrambe meta di un altissimo numero di turisti, quali Caorle e Bibione.
Anche il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Trieste, Roberto Gambel Benussi, ha attaccato quelle che ha definito «riorganizzazioni fallaci». «Ci attendevamo da questo governo – ha continuato parlando anche dei provvedimenti normativi con effetti sul lavoro dell’avvocatura – una rotta precisa da tenere. Invece si è proseguito nella demolizione del sistema».
da ilpiccolo.gelocal.it